Associazione tra uso di nitrati a lunga durata d’azione ed esiti nella insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata


I nitrati possono essere utili nell'insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata ( HFpEF ) potenziando la segnalazione di cGMP e migliorando l'emodinamica, ma mancano dati reali sulla loro efficacia potenziale.

È stato collegato il registro svedese di insufficienza cardiaca a dati dei registri nazionali con diagnosi di comorbilità secondo la classificazione internazionale delle malattie e a dati demografici e socioeconomici.
Nella HFpEF, definita come frazione di eiezione ventricolare sinistra superiore o uguale al 40%, sono stati derivati i punteggi di propensione per l'uso dei nitrati utilizzando 52 variabili di base.

L'associazione tra l'uso di nitrati e la mortalità per tutte le cause e il composito di mortalità per tutte le cause o prima ospedalizzazione per insufficienza cardiaca è stata valutata in una coorte non-trattata rispetto a una trattata in base a età e a punteggio di propensione.

Nella coorte HFpEF complessiva ( n=19.047, età media 76 anni, 46% donne ), i nitrati sono stati utilizzati nel 17% dei casi e la sopravvivenza grezza a 1 anno per i pazienti trattati rispetto a quelli non-trattati è stata del 79% versus l'84%, rispettivamente; l’hazard ratio è stato di 1.48 ( P minore di 0.001 ) durante un follow-up mediano di 755 giorni.

L'appaiamento ha portato a 2.235 pazienti trattati contro 4.470 pazienti non-trattati, con sopravvivenza a 1 anno dell'80% rispetto al 79% e hazard ratio di 1.06 ( P=0.12 ).
I nitrati sono stati associati a un peggiore esito composito nella coorte HFpEF abbinata, con sopravvivenza libera da eventi a 1 anno del 62% rispetto al 65% e hazard ratio di 1.11 ( P=0.003 ).

In conclusione, nella HFpEF, l'uso di nitrati non è stato associato a miglioramenti nella mortalità per tutte le cause o al ricovero per insufficienza cardiaca. ( Xagena2017 )

Lim SL et al, Circulation: Heart Failure 2017; 10:e003534

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